#CMINFORMA – DA RISTORANTE A DELIVERY

La nuova drammatica situazione causata dall’epidemia di Coronavirus che da ormai più di un mese colpisce il nostro Paese, ha costretto molte attività della ristorazione a studiare nuove idee e nuovi modi di operare.
Ristoranti, bar, pizzerie, locali etnici e tanti altri stanno incrementando (o introducendo per la prima volta) il servizio di delivery ossia consegna a domicilio.
Questo servizio ha 2 vantaggi importanti:
– per i cittadini, costretti a rimanere in casa, ma che non vogliono rinunciare a certi piatti e serate.
– per i ristoratori, che trovano un modo per ridurre le perdite derivanti dalla mancanza di clienti a tavola
Rappresenta l’evoluzione naturale di un mondo sempre più digitale e interconnesso. I più giovani poi, sono quelli che già prima di questa emergenza trovavano normale scegliere un piatto attraverso lo smartphone e riceverlo a casa.
L’attività di consegna a domicilio però, deve rispettare certi standard per poter essere effettuata in modo sicuro.
Il rispetto delle misure precauzionali e dei requisiti igienico sanitari previsti dal Decreto sono elementi fondamentali.
Inoltre, è importante separare i locali in cui si prepara il cibo da quelli in cui si ritira, mantenere la distanza di sicurezza tra le persone di almeno 1 metro e evitare i contatti diretti tra persone, anche al momento della consegna.
Questo servizio poi, impone anche orari di lavoro diversi da prima: nuove fasce orarie devono essere rispettate e la fase di pre-produzione può essere richiesta durante la notte, per far fronte alle consegne dell’indomani.
Insomma, ristoranti e locali hanno modo di fronteggiare questa crisi, impegnandosi e offrendo il miglior servizio possibile in queste condizioni. Non arrendiamoci e continuiamo a lavorare.
Fonte: panoramachef